È il 1961 quando Aldo Bianchi, padre di Fabrizio e nonno di Laura (oggi al timone dell'azienda), acquista Castello di Monsanto, dando vita al suo progetto imprenditoriale. Monsanto si trova nella parte centro-occidentale di una delle zone più belle d’Italia, il Chianti Classico. Qui, nel più grande territorio d’elezione del Sangiovese racchiuso tra Firenze e Siena, le colture convivono armoniosamente con la natura circostante, contribuendo al raggiungimento di una qualità davvero unica. Il terreno è sicuramente il fattore che più delinea l’identità di ciascun vino di Castello di Monsanto. La presenza di galestro, roccia di natura scistosa, dona ai vini dell’azienda un carattere deciso e una considerevole profondità. Assieme al terreno, il clima è un altro fattore sostanziale: i venti di Maestrale provenienti dal Tirreno mitigano gli inverni e rinfrescano le estati, diminuiscono l’umidità e creano escursioni termiche notte/giorno, importanti per lo sviluppo degli aromi negli acini. I vigneti, posti tra i 280 e 320 metri di altitudine, beneficiano di un microclima che permette di maturare in maniera bilanciata e costante nella maggior parte delle annate.
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