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Nyktery nasce sull’isola di Santorini da uve surmature 100% Assyrtiko, un vitigno autoctono che Hatzidakis alleva con il tipico sistema a forma di cesto (in greco “kouloura”), per proteggere dal forte vento dell’isola le viti che crescono tra i 100 e i 300 m s.l.m. su un terreno sabbioso di origine vulcanica (e quindi libero dalla fillossera). Raccolta manuale, diraspatura, pigiatura e macerazione a contatto con le bucce per 12 ore. Fermentazione con lieviti indigeni a temperatura controllata e affinamento in botti di rovere usate per almeno 12 mesi. Nessuna filtrazione. Naso: aromi di frutta gialla matura, limone e salsedine. Palato: corposo, vivace, fresco, sapido e minerale.
Nel 1997 nasce a Santorini, meravigliosa isola dell’arcipelago delle Cicladi (Grecia), un’azienda vinicola che produce grandi vini, la Hatzidakis. Sull’isola è piuttosto comune un sistema di allevamento della vite, in greco “kouloura", che ha la forma di un cesto. Sin dalla sua fondazione, Hatzidakis utilizza in gran parte per i propri grappoli questo sistema di allevamento, utile per proteggere le uve dal forte vento che batte costantemente l'isola greca. L’azienda nasce dal recupero da parte di Konstantina e Haridimos di una vigna di famiglia lasciata incolta dagli anni ’50, che si trova a 330 metri s.l.m. nel villaggio di Pyrgos Kallistis, sulla strada per il monastero di "Profiti Ilias-Santorini”; oggi vanta 10 ettari: solo varietà autoctone (3 bianche e 2 rosse), coltivate in gran parte in biologico, su terreni di origine vulcanica, quindi liberi dalla fillossera. Le uve sono vinificate perlopiù in acciaio, con lieviti autoctoni e gli affinamenti sono realizzati in legno, raramente nuovo. I vini Hatzidakis sono generosamente mediterranei, ma mai troppo caldi o concentrati.
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Nyktery nasce sull’isola di Santorini da uve surmature 100% Assyrtiko, un vitigno autoctono che Hatzidakis alleva con il tipico sistema a forma di cesto (in greco “kouloura”), per proteggere dal forte vento dell’isola le viti che crescono tra i 100 e i 300 m s.l.m. su un terreno sabbioso di origine vulcanica (e quindi libero dalla fillossera). Raccolta manuale, diraspatura, pigiatura e macerazione a contatto con le bucce per 12 ore. Fermentazione con lieviti indigeni a temperatura controllata e affinamento in botti di rovere usate per almeno 12 mesi. Nessuna filtrazione. Naso: aromi di frutta gialla matura, limone e salsedine. Palato: corposo, vivace, fresco, sapido e minerale.