PILLOT THIERRY SAINT-AUBIN LES CASTETS PREMIER CRU BLANC 2022

Thierry Pillot dal 2004 gestisce il Domaine Paul Pillot, ma ha deciso di firmare alcune etichette dell’azienda di famiglia con il proprio nome. Il Domaine Paul Pillot è situato nella Côte de Beaune, nel cuore della Borgogna, ed è principalmente conosciuto per la produzione di Chardonnay e di Pinot Nero, varietà che riflettono appieno le caratteristiche del terroir della zona. La famiglia Pillot ha radici nella viticoltura borgognona da diverse generazioni. Fondata agli inizi del secolo scorso da Jean-Baptiste Pillot, è soprattutto alla fine degli anni Sessanta con il nipote Paul che l'azienda conosce un notevole sviluppo: Paul Pillot ha avuto una visione molto chiara riguardo la qualità e la tradizione della Borgogna, promuovendo metodi di coltivazione sostenibili e una vinificazione il più possibile naturale. Dal 2004 il Domaine è gestito da Thierry Pillot, che prosegue nel solco dell’attività del padre Paul, con un forte impegno verso la tradizione e una visione chiara sulla valorizzazione del terroir, focalizzandosi sulla qualità delle uve e sulla precisione in cantina. Oggi i vigneti, alcuni dei quali classificati Premier Cru, coprono una superficie di 13 ettari nelle zone più prestigiose della Côte de Beaune: Chassagne-Montrachet, Puligny-Montrachet, Meursault e Saint-Aubin. Il suolo, composto da un mix di marne e calcare, consente alle viti di svilupparsi in modo ottimale, dando vita a vini eleganti, freschi e minerali. Il microclima favorevole e le esposizioni dei vigneti contribuiscono inoltre alla perfetta maturazione dei grappoli, il che rende possibile la realizzazione vini potenti, ma al contempo raffinati. Domaine Paul Pillot adotta pratiche viticole che rispettano l'ambiente, con una gestione sostenibile dei vigneti, dove l'uso dei pesticidi è ridotto al minimo. In cantina, l'approccio è simile: l'obiettivo è lasciare che il vino esprima al meglio il terroir, senza forzature: questo significa una vinificazione che predilige l'uso di lieviti indigeni, una gestione attenta della fermentazione e affinamenti in botti di rovere francese, con un utilizzo accorto del legno nuovo.