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CERBAIONA BRUNELLO DI MONTALCINO 2018
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  • CERBAIONA BRUNELLO DI MONTALCINO 2018

CERBAIONA BRUNELLO DI MONTALCINO 2018

  • Produttore:Cerbaiona
  • Denominazione:Brunello di Montalcino DOCG

Questo Brunello di Montalcino è un vino straordinario, con grandi potenzialità di invecchiamento, che nasce a Cerbaiona da vigne poste a 400 metri s.l.m., a nord-est del borgo di Montalcino. Le viti, in regime biologico, crescono su un terreno di galestro e sabbia. Selezione, diraspatura e fermentazione con lieviti autoctoni in tini triconici di legno. Durante la prima settimana, follatura manuale per ridurre al minimo i rimontaggi, così da ottenere vini equilibrati ed eleganti. Malolattica, affinamento per 30 mesi in botti di rovere di Slavonia ed ulteriore affinamento in bottiglia. Colore: rosso rubino molto luminoso. Naso: fruttato e floreale (viola), con note di cioccolato, chiodi di garofano, cannella e sfumature minerali ferrose. Palato: complesso e succoso, con un tannino vivace.

Prezzo 160,00 €
Tasse incluse
Quantità

Da degustare con

  • Tabacco #1
  • Sigaro Cubano
  • Sigaro Domenicano

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Scheda tecnica

  • Anno2018
  • DenominazioneBrunello di Montalcino DOCG
  • Vitigno100% Sangiovese
  • RegioneToscana
  • NazioneItalia
  • Gradazione alcolica14%
  • Formato0,75L
  • AstuccioNO

Descrizione produttore

Cerbaiona, 400 metri sul livello del mare, si trova a nord-est del borgo di Montalcino: la vista sconfina nei territori di Pienza, mentre il Monte Amiata domina a sud. L’ermo colle di Cerbaiona e il terreno di galestro, con una punta di sabbia, contrassegnano quest’area di Montalcino, madre di uve con pochi pari. Anche senza interventi particolari, è possibile ottenere un vino unico. Nel corso dei decenni, Cerbaiona è diventata un Brunello cult, immediatamente identificabile con la terra che lo produce. I tratti inimitabili e personali ne fanno un cru e definiscono il suo essere distinguendolo da ogni altro Brunello. Nel 1977 approda in queste terre particolarmente vocate Diego Molinari e, con l’annata 1981, Cerbaiona diventa un marchio, debuttando sui mercati quattro anni dopo. Nell’autunno 2015 Diego Molinari, ottantaquattrenne, ha venduto Cerbaiona a un Gruppo di investitori guidato dall'americano Gary Rieschel, appassionato collezionista di vini, e a Matthew Fioretti che gestisce ogni aspetto del podere; nel 2016 Cerbaiona ha inoltre trovato la sua colonna portante in  Maurizio Bovini, forte di un'esperienza decennale nei vigneti e cantine di Montalcino. Cerbaiona produce annualmente fra le 10 e le 15.000 bottiglie di Brunello di Montalcino e, in relazione all'annata, fra le 3 e le 5.000 bottiglie di Rosso di Montalcino. Al fine di garantire qualità e selezione, l'azienda talvolta produce piccole quantità di Sangiovese IGT. La vigna di Cerbaiona è costituita da tre blocchi piantati nel 1978, 1983 e 2000, con meno di 3.600 piante per ettaro. Con il 2017, si aggiunge un altro ettaro e mezzo di Sangiovese, piantato sul declivio più ripido del colle. Dal 2015 l'azienda si è convertita all'agricoltura biologica. la vinificazione segue un approccio artigianale, che parte dalla separazione dei vigneti. Tavoli di selezione e una diraspatrice all'avanguardia, del marchio Mori, garantiscono la selezione e conservazione dei migliori acini. Questi vengono poi trasferiti - senza essere pigiati - in tini triconici di legno di 15, 25 e 30 hl. La fermentazione avviene con lieviti indigeni. Durante la prima settimana di fermentazione, si lavora il cappello con la follatura manuale riducendo al minimo i rimontaggi, così da ottenere vini equilibrati ed eleganti. Dopo la pressatura, i vini sono mantenuti separatamente: il vino pressato non viene utilizzato, mentre il vino fiore viene collocato nei tini triconici per la malolattica; rimane quindi sulle fecce fini periodicamente mescolate fino alla primavera. I vini sono poi trasferiti in botti ovali in rovere di Slavonia di 10, 17 e 20 hl, e nel corso  dell'invecchiamento di 30 mesi, affrontano un minimo di travasi. Le botti, come i tini triconici, nascono nella bottega dei maestri bottai Klaus e Jacob Pauscha.

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