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ROAGNA DOLCETTO D'ALBA 2021
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  • ROAGNA DOLCETTO D'ALBA 2021

ROAGNA DOLCETTO D'ALBA 2021

  • Produttore:Roagna
  • Denominazione:Dolcetto d'Alba DOC

Le uve di questo Dolcetto d'Alba provengono da due vigneti storici: Pajé, esposto a sud e a sud-ovest a 230 m s.l.m. e Carso, esposto a est. Le viti, di oltre 45 anni, sono esclusivamente di origine massale, con legni ottenuti in potatura dagli stessi vigneti, e crescono su un terreno marnoso calcareo con elevato contenuto di calcare attivo originatosi per sedimentazione marina. Raccolta manuale, fermentazione in tini di legno e cemento con pied de cuve di lieviti indigeni per 10 gg. e macerazione a cappello sommerso fino 100 gg. Affinamento di 12 mesi in botti di rovere neutre. Colore: rosso rubino con riflessi violacei. Naso: intenso, con aromi di viola, rosa canina, frutta rossa matura e note speziate. Palato: strutturato, ma fresco al contempo.   

Prezzo 32,00 €
Tasse incluse
Quantità

Da degustare con

  • Tabacco #1
  • Sigaro Cubano
  • Sigaro Domenicano

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Scheda tecnica

  • Anno2021
  • DenominazioneDolcetto d'Alba DOC
  • Vitigno100% Dolcetto
  • RegionePiemonte
  • NazioneItalia
  • Gradazione alcolica13%
  • Formato0,75L
  • AstuccioNO

Descrizione produttore

La famiglia Roagna ha messo radici a Barbaresco, nelle Langhe, molti secoli fa, prima ancora che i vini Barbaresco e Barolo possedessero le attuali caratteristiche. Oggi possiedono 20 ettari di terra, di cui 12 vitati; la parte restante dei terreni è destinata a bosco. I vigneti storici di proprietà si estendono nella zona di produzione del Barbaresco e del Barolo: a Barbaresco troviamo i vigneti Asili, Carso, Montefico, Pajè, mentre a Castiglione Falletto, il vigneto Pira. L'azienda produce vini di grande prestigio, con la convinzione che per poter esprimere al meglio un terroir sia fondamentale lavorare con viti vecchie, dagli apparati radicali molto profondi. I terreni sono di origine sedimentaria marina, con stratificazioni di argille calcaree alternate a marne grigio-bluastre e sabbie. L’autenticità di ogni singola e diversa espressione deriva da minime differenze del sottosuolo. Le viti non vengono fertilizzate, né irrigate; il suolo é completamente inerbito, stimolando così gli apparati radicali ad andare in profondità. Le vecchie viti, la selezione massale e le vigne naturalmente fertilizzate permettono di raccogliere l’uva a maturità fisiologica perfetta, con una componente alcolica potenziale moderata, tenori di acido malico prossimi allo zero e una buona acidità tartarica. La raccolta è completamente manuale, in cassette da 10 kg. Pochi giorni prima della raccolta, si selezionano alcune ceste di uva per creare il pied de cuve, uno starter della fermentazione. Macerazione secondo l'antica tecnica della steccatura "a cappello sommerso". Per quanto concerne la maturazione, Pira e Asili, che si basano sulla purezza e l’eleganza, di norma necessitano di 3-4 anni in botte grande di rovere per raggiungere la loro piena espressione. Crichet Pajé, Pajé e Montefico, vini in cui emergono purezza, struttura e complessità, necessitano di invecchiamenti più lunghi, da 4-5 sino a più di 10 anni in alcune particolari annate. Ogni botte è costruita a mano e le doghe sono piegate a vapore senza alcuna tostatura; i legni sono stagionati fino a 10 anni per poter garantire una maturazione al vino molto lenta, senza interferire sulla purezza. A piena maturità, nel periodo estivo, tutti i vini vengono imbottigliati, con poca solforosa, senza filtrazioni e chiarifiche.

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