SAN GUIDO SASSICAIA BOLGHERI 2021

Il Rosso Bolgheri Sassicaia DOC proviene dalla zona produttiva di Bolgheri, dove gli impianti di produzione a cordone speronato del Cabernet Sauvignon e del Cabernet Franc si trovano ad un'altitudine media compresa fra i 100 e i 400 metri s.l.m. Si tratta di un'area con forte presenza di zone calcaree ricche di galestro e di sassi e parzialmente argillosi, con esposizione a ovest/sud-ovest. Le uve vengono selezionate tramite tavolo di cernita, per eliminare impurità e qualsiasi presenza di imperfezione. Seguono una pressatura soffice ed una delicata diraspatura delle uve tramite un macchinario idoneo a non rompere l'integrità degli acini, per evitare cessione eccessiva di tannini. Le fermentazioni alcoliche (del tutto spontanee e senza aggiunta di lieviti esterni) si svolgono a temperature massime di 27-28°C. Frequenti délestage e rimontaggi all'aperto consentono un'ottima estrazione aromatica e freschezza in termini di acidità dei mosti. Le fermentazioni malolattiche (sempre senza inoculi) si svolgono in acciaio. Dopo frequenti travasi di pulizia dei mosti, il vino è messo in barrique, utilizzando un 40% di legno nuovo, un 40% di primo passaggio e un 20% di secondo passaggio. Le barrique sono in rovere francese (Troncais e Allier in particolare) a grana fine e con leggera tostatura, per non abbondare nella cessione di tannini. Dopo circa 25 mesi di affinamento in legno, il vino viene travasato in vasche di acciaio e ulteriormente selezionato prima dell'assemblaggio finale e quindi dell'imbottigliamento. Successivo affinamento in bottiglia prima della commercializzazione. La storia di Tenuta San Guido e di Sassicaia inizia molto prima della sua creazione: negli anni ’20 Mario Incisa della Rocchetta, studente a Pisa, grande appassionato dei vini di Bordeaux, inizia a pensare di produrre un suo vino con uve tipiche bordolesi. Passano gli anni e nella seconda metà del ‘900 si trasferisce nella Tenuta San Guido, sulla costa tra Livorno e Grosseto: da subito nota una somiglianza fra questa parte di Toscana e Graves, culla di grandi vini a sud di Bordeaux, e qui, in un terreno ricco di sassi (da dove deriva il nome), pianta le prime barbatelle. È l’inizio della leggenda: le prime annate di Sassicaia sono destinate al consumo familiare, al massimo bevute tra pochi intimi amici, fino al debutto sul mercato. L’anno è il 1968: Mario Incisa della Rocchetta si rende conto che, invecchiando, il vino migliora e diventa nel tempo un mito inossidabile. La grande critica internazionale inizia ad accorgersi di questo vino che nasce in Toscana, in una zona fino a quel momento senza tradizione vinicola, che si ispira a Bordeaux. Il resto è storia: da quel momento, altri produttori iniziano a rendersi conto delle potenzialità della zona e Bolgheri diventa un mito in tutto il mondo enologico. Sassicaia però ha un’altra unicità: è l’unico vino italiano che ha una DOC tutta sua, Bolgheri Sassicaia, di proprietà esclusiva di Tenuta San Guido. La cantina si compone di 85 ettari vitati e, oltre a Sassicaia, produce altri due rossi: Guidalberto, il secondo vino della tenuta, come da tradizione di Bordeaux, e Le Difese, che unisce Cabernet Sauvignon e Sangiovese.