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TORO ALBALÁ MONTILLA-MORILES DON PX VIEJA COSECHA 1973
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TORO ALBALÁ MONTILLA-MORILES DON PX VIEJA COSECHA 1973

  • Produttore:Bodegas Toro Albalá
  • Denominazione:Montilla-Moriles DO

Un autentico gioiello artigianale realizzato dalla Bogegas Toro Albalà con uve Pedro Ximénez, raccolte nell'agosto del 1973 con temperature fino a 45ºC, e seguendo il tradizionale sistema di appassimento delle uve. Uno Sherry eccezionale, invecchiato in botti di rovere e imbottigliato nel suo momento ottimale a gennaio 2016. Colore: mogano scuro. Naso: elegante e persistente, leggermente esotico; spiccano aromi di frutta appassita, arancia candita, spezie dolci, mou, caramello, cioccolato, caffè, con tocchi di menta. Palato: molto concentrato, dalla texture setosa e con un'acidità molto equilibrata. Bottiglia n. 2.926 delle 4.650 prodotte. 

Prezzo 195,00 €
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Scheda tecnica

  • Anno1973
  • DenominazioneMontilla-Moriles DO
  • VitignoPedro Ximénez
  • RegioneAndalusia
  • NazioneSpagna
  • Gradazione alcolica17%
  • Formato0,75L
  • Astuccio

Descrizione produttore

La Bodegas Toro Albalá è una Cantina andalusa che si trova nella campagna di Cordoba. È stata fondata nel 1922 da José María Toro Albalá, che cominciò a produrre e affinare vini seguendo le più antiche tradizioni di una terra da sempre vocata alla viticoltura. Negli anni ’60, con l’arrivo in azienda dell’enologo Antonio Sanchez, i vini della Bodegas Toro Albalá hanno conosciuto un nuovo rinascimento, che è passato attraverso un recupero delle tradizioni più antiche, riallacciandosi alle origini della Cantina. La tenuta si trova nel territorio della DO Montilla-Moriles, in una delle più famose aree della viticoltura andalusa. Produce circa 500.000 bottiglie annue e custodisce un numero enorme di annate che coprono 200 vendemmie, insieme a 8.000 botti con il vino in affinamento. Il tempo qui è un prezioso alleato e la lungimiranza nel conservare differenti millesimi è stato e rimane l'elemento di distinzione di questa azienda. Alla base di una millenaria tradizione, ci sono delle condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli. Il clima è mediterraneo, caldo, secco e molto ventilato, mitigato dalla presenza delle brezze del mare. I suoli sono composti da terra bianca, la famosa "albariza", costituita da affioramenti di depositi di calcare e gesso, capaci di trattenere acqua in profondità, in modo da consentire alla vite di superare anche lunghi periodi di siccità. L'uva viene raccolta ad agosto, quando le condizioni di maturazione sono ideali, e poi lasciata ad “asciugare” a terra su tradizionali dischi di iuta e girata a mano in maniera tale che gli acini preservino la loro integrità. Le alte temperature del giorno e le forti escursioni termiche durante la notte permettono all'uva di appassire mantenendo inalterate le caratteristiche di acidità. La fermentazione avviene in acciaio e viene interrotta, una volta raggiunto il titolo alcolimetrico prefissato, mutizzando i mosti con l'aggiunta di alcol ottenuto dalla distillazione delle proprie vinacce. Dopo un affinamento in acciaio parte del prodotto viene direttamente imbottigliato, dando vita a vini più freschi e meno densi, mentre una parte inizia il suo percorso evolutivo in legno, che risulta essere personalizzato per ogni annata. Non esiste infatti un iter di maturazione standard e i vini vengono immessi sul mercato solamente se ritenuti pronti da bere. Le uve più coltivate sono il Palomino e il Pedro Ximénez, che regalano etichette realizzate con passione e cura artigianale, capaci d’esprimere il fascino autentico dell’Andalusia.

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