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Sebbene il prestigioso cru Brunate si estenda anche nel comune di La Morra, i vigneti utilizzati da Rinaldi per questo vino si trovano interamente nel territorio di Barolo. Le viti crescono ad un’altitudine compresa tra i 250 e i 350 m s.l.m. su un terreno prevalentemente limoso-argilloso con una minore presenza di sabbia, esposto a sud/sud-est. Fermentazione spontanea con lieviti indigeni in tini di rovere e affinamento per 42 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia; ulteriore affinamento di 3 mesi in bottiglia. Il risultato è un Barolo fine e complesso, con profumi di ciliegia e violetta che si uniscono a note di tabacco e cioccolato. Nonostante la buona struttura, al palato rivela una notevole eleganza, con tannini fini molto ben integrati. Ottime potenzialità di invecchiamento.
L’azienda Giuseppe Rinaldi è un simbolo di eccellenza, non solo in Italia. È stata fondata nel lontano 1890 da Battista Rinaldi che, originariamente proprietario di un piccolo appezzamento di terra, iniziò dapprima a vendere l'uva che coltivava, per avviare poi l’attività di produzione di vino con l’aiuto dei figli. Da allora, la tradizione familiare è stata tramandata di generazione in generazione, fino a Giuseppe (detto “Citrico”), che coltivava poco più di 6 ettari di vigneti autoctoni utilizzando metodi biologici. Scrupolosa cura dei vigneti e lavorazione attenta in cantina nel rispetto dell’ambiente e della valorizzazione del territorio sono concetti-cardine della filosofia di produzione di Giuseppe, trasmessa alle figlie Marta - che ha studiato Enologia ad Alba - e Carlotta, oggi alla guida dell’azienda. I vigneti (poco più di 6 ettari) sono suddivisi nei comuni di Brunate, Cannubi-San Lorenzo e Ravera; di questi, 3,8 ettari sono coltivati a Nebbiolo. Si ricavano principalmente Barolo e altri vini tipici del Piemonte, quali Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Nebbiolo e Freisa. La vinificazione avviene in tini tronco-conici aperti: fermentazione con lieviti indigeni a temperature naturali, con un uso limitato di anidride solforosa, e affinamento in grandi botti di rovere di Slavonia.
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Sebbene il prestigioso cru Brunate si estenda anche nel comune di La Morra, i vigneti utilizzati da Rinaldi per questo vino si trovano interamente nel territorio di Barolo. Le viti crescono ad un’altitudine compresa tra i 250 e i 350 m s.l.m. su un terreno prevalentemente limoso-argilloso con una minore presenza di sabbia, esposto a sud/sud-est. Fermentazione spontanea con lieviti indigeni in tini di rovere e affinamento per 42 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia; ulteriore affinamento di 3 mesi in bottiglia. Il risultato è un Barolo fine e complesso, con profumi di ciliegia e violetta che si uniscono a note di tabacco e cioccolato. Nonostante la buona struttura, al palato rivela una notevole eleganza, con tannini fini molto ben integrati. Ottime potenzialità di invecchiamento.