Le origini del Castello di Ravignan risalgono al XII sec., ma è solo nel 1732 che vengono piantati i vigneti della tenuta. Più o meno nello stesso periodo, la proprietà viene venduta a Jean La Croix, che in seguito prende il nome di Ravignan, e da cui discende l'attuale proprietario Josselin de Ravignan. Oggi Josselin, con l'aiuto del padre e della zia, gestisce i 20 ettari di vigneti della tenuta, situati nei pressi di Perquie e ricoperti di sabbia ricca di ferro (sables fauves) e sabbia con piccoli pezzi di calcare e argilla (boulbènes). Lì crescono le uve Ugni Blanc, Bacco, Colombard e Folle Blanche, che vengono distillate dall'alambicco itinerante che arriva alla proprietà ogni novembre per distillare (a bassa temperatura) tra i 15 e i 20 barili di ricco Armagnac. Il chai, ossia il tradizionale deposito fuori terra, si trova tra l'imponente castello e una chiesa del XVI secolo ed è stato ampliato per ospitare quasi 300 botti. L'area è fresca e ben ventilata, il che favorisce l'ossidazione. Il rovere delle botti proviene dagli alberi coltivati nella proprietà e dalla foresta del Limousin. Ogni anno 10-15 nuove botti di rovere vengono prodotte dal mastro bottaio Gilles Bartholomo nella sua bottega di Le Frêche, perché il legno nuovo conferisce un'ottima struttura; le botti sono aerate una volta l'anno e monitorate frequentemente. Il lungo invecchiamento assicura una naturale concentrazione di sapori. L'azienda conserva oggi vecchie e nuove annate, con uno storico capace di arrivare fino agli anni Settanta.
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