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Questo vino storico nasce da uve 100% Nebbiolo provenienti dai vigneti del Castello di Castellengo, nell'Alto Piemonte, e rappresenta la moderna evoluzione dell'antico vino Castellengo imbottigliato a metà Ottocento. Le viti crescono a 250-300 metri s.l.m. su sabbie marine, ghiaie, marne e argille caoliniche. Raccolta manuale in piccole cassette a partire dalla seconda/terza decade di ottobre. Diraspatura e pigiatura soffice, fermentazione spontanea con follature e macerazione di 20-25 giorni. Affinamento per 36 mesi in botti di rovere da 1.500 litri e per 12 mesi in bottiglia. Naso: elegante e fine; delicata speziatura dolce, cuoio e una leggerissima nota di liquirizia. Palato: sapido e slanciato, con tannini presenti ma armonici.
Il Castello di Castellengo, situato sulle Prealpi biellesi sotto il Monte Rosa, ospita da secoli la produzione di pregiati vini che nascono nelle vigne circostanti su antichi terreni di origine glaciale marina, dove da sempre si coltivano principalmente Nebbiolo ed Erbaluce. È infatti del 1682 un documento contenente l'inventario dei torchi, delle botti e dei tini presenti nel castello. Magda e Alessandro Ciccioni reinterpretano quotidianamente l'antica tradizione attraverso il recupero, quasi archeologico, delle antiche vigne, ricostituendo la storica proprietà chiamata oggi Centovigne, perché composta da piccoli vigneti distribuiti sulle colline tra il Castello di Castellengo e Mottalciata, in Alto Piemonte. Le cantine settecentesche valorizzano l’utilizzo di vasche in cemento e di grandi botti di rovere per l’affinamento dei vini, unendo nuove conoscenze e tradizione in un connubio di tecnologia e storia.
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Questo vino storico nasce da uve 100% Nebbiolo provenienti dai vigneti del Castello di Castellengo, nell'Alto Piemonte, e rappresenta la moderna evoluzione dell'antico vino Castellengo imbottigliato a metà Ottocento. Le viti crescono a 250-300 metri s.l.m. su sabbie marine, ghiaie, marne e argille caoliniche. Raccolta manuale in piccole cassette a partire dalla seconda/terza decade di ottobre. Diraspatura e pigiatura soffice, fermentazione spontanea con follature e macerazione di 20-25 giorni. Affinamento per 36 mesi in botti di rovere da 1.500 litri e per 12 mesi in bottiglia. Naso: elegante e fine; delicata speziatura dolce, cuoio e una leggerissima nota di liquirizia. Palato: sapido e slanciato, con tannini presenti ma armonici.