In epoca medievale, il principale produttore di vino lungo la Mosella era l'abbazia benedettina di St. Maximin, il cui miglior sito era il Maximin Klosterlay. Con la secolarizzazione del periodo napoleonico, la proprietà e i vigneti di Maximin Klosterlay furono venduti ad un antenato dei Lowen, ancora oggi proprietari del sito. Qui, a metà strada fra Treviri e Bernkastel, è stata fondata l'azienda vinicola, che vanta 15 ettari di vigneti su un terreno di ardesia blu, da cui si ricavano Riesling eleganti e intrisi di mineralità. Non lontano dal Klosterlay si trova il Thörnischer Ritsch, una scarpata di ardesie grigie friabilissime, da cui si ricavano bianchi dolci, ricchi e potenti, dal lungo invecchiamento. Più a est, invece, il Leiwener Laurentiuslay, cru di Riesling morbidi, esotici e profumati, con viti ultracentenarie. A ovest del Klosterlay, infine, si trova il vigneto-gioiello che fu del leggendario Carl Schmitt-Wagner: è il Maximiner Herrenberg, acquisito nel 2008, dove si possono osservare con meraviglia le fittissime piante del 1896 a piede franco tuttora in produzione su suoli di ardesia, ossidi di ferro e strati vulcanici. È il più vecchio vigneto di Riesling al mondo, e il fiore all’occhiello della Cantina.
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