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Voglar, nome che deriva dall’espressione dialettale trentina “fogolar” (focolare), nasce da uve 100% Sauvignon Blanc. Le viti sono allevate a guyot su pendii a terrazza situati a Penon (fraz. di Cortaccia), tra i 500 e i 600 metri, con esposizione a nord/est, est e sud. Il terreno è di natura sabbiosa con forte presenza di scheletro calcareo di origine dolomitica. Fermentazione per 10 gg. ca. in grandi botti di acacia. Bâtonnage senza malolattica e permanenza sulle fecce fini nei fusti per 8 mesi. Affinamento in bottiglia per 8 mesi. L’obiettivo è ottenere un vino con profumi complessi di frutta tropicale, che esprimano il vitigno d’origine evitando sentori vegetali e immaturi; leggermente acidulo, con nerbo, corpo e struttura.
Peter Dipoli di Egna (Bz) è tra i più esperti conoscitori e divulgatori di vitivinicoltura sudtirolese. Dopo gli studi all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e cinque anni di lavoro presso la Stazione Sperimentale di Laimburg, decise di acquistare il vigneto Voglar, in località Penon, e vinificare direttamente le sue uve, adottando una filosofia produttiva mirata alla realizzazione di vini che rispecchiassero l’unicità del territorio, dei vitigni e delle diverse annate. Ad affiancare da un paio d’anni Peter, il nipote Felix Bampi, il quale può contare su un maestro d’eccezione. Grande sostenitore della zonazione, in tempi non sospetti, Peter aveva già intuito la vocazione della collina di Penon per il Sauvignon Blanc. I terreni ricchi di calcare, l’altitudine compresa tra i 500 e i 600 metri e le diverse esposizioni, consentono una lenta e piena maturazione delle uve. Anche per le varietà rosse ha scelto il meglio: i vitigni bordolesi crescono su suoli ricchi di argilla e puntellati di calcare di Magrè e Cortaccia. Oggi gli ettari vitati sono 30 in totale.
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Voglar, nome che deriva dall’espressione dialettale trentina “fogolar” (focolare), nasce da uve 100% Sauvignon Blanc. Le viti sono allevate a guyot su pendii a terrazza situati a Penon (fraz. di Cortaccia), tra i 500 e i 600 metri, con esposizione a nord/est, est e sud. Il terreno è di natura sabbiosa con forte presenza di scheletro calcareo di origine dolomitica. Fermentazione per 10 gg. ca. in grandi botti di acacia. Bâtonnage senza malolattica e permanenza sulle fecce fini nei fusti per 8 mesi. Affinamento in bottiglia per 8 mesi. L’obiettivo è ottenere un vino con profumi complessi di frutta tropicale, che esprimano il vitigno d’origine evitando sentori vegetali e immaturi; leggermente acidulo, con nerbo, corpo e struttura.