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Nasce da uve 100% Barbera provenienti dalla vigna Santo Stefano, in frazione Perno (Monforte d’Alba). Il vigneto (di 1,69 ettari), di proprietà della famiglia Mascarello dal 1989, è stato impiantato a Nebbiolo (15%), Barbera (60%, in parte piantato nel 1994) e Dolcetto (25%, nel 1994). È posto a 300 m sl.m. su un terreno argilloso-sabbioso e calcareo, di argille brune e sabbie grigie di origine marina, con esposizione ovest/sud-ovest. Raccolta manuale a metà Ottobre. Fermentazione tradizionale per 16-22 gg a cappello emerso e affinamento per 30 mesi ca. in botti di media capacità di rovere di Slavonia. Colore: rosso granato con riflessi aranciati. Naso: molto fruttato, elegante e intenso. Palato: ottimo corpo con nerbo e stoffa, pieno ed equilibrato. Ottime potenzialità di invecchiamento.
I componenti della famiglia Giuseppe Mascarello si occupano di viticoltura da oltre un secolo e mezzo, dapprima come massari della marchesa Giulia Colbert Faletti di Barolo, nella conduzione della Cascina Manescotto in Comune di La Morra, quindi, verso la fine del 1800, in proprio. La famiglia Mauro Mascarello possiede oggi circa 15 ettari di vigneto, tutti situati nella zona del Barolo: di alcuni come il Monprivato si può dire che facciano ormai parte della sua storia; di altri, invece, Mauro ha dapprima acquistato le uve e poi, vista la qualità, è riuscito ad entrarne in possesso. Il vigneto Monprivato è posto nel comune di Castiglione Falletto ed è un classico sorì della superficie di sei ettari posto in media collina, a 280 metri sul livello del mare, al centro della zona d’origine del Barolo. Vigneto storico, come documentano antichi archivi catastali del 1666, è posto su un terreno di origine miocenica del tipo elveziano appartenente all’era terziaria, composto da marne limoso-argillose, di buona struttura, ricco di calcare attivo e ben dotato di microelementi in quantità proporzionate. Elementi, questi, che unitamente all’esposizione sud-ovest in pieno mezzogiorno ed alla naturale bassa produttività, conferiscono al vino Barolo ottimo corpo, finezza di profumi, delicato goudron, persistente retrogusto, un’inconfondibile spiccata eleganza e la capacità di evolvere molto positivamente nel tempo conservando una straordinaria giovinezza e freschezza. Il Barolo Il Monprivato viene imbottigliato, fregiandosi di un’etichetta d’autore numerata, esclusivamente nelle annate eccezionali ed ottime. Le annate giudicate non all’altezza di questo elevatissimo standard qualitativo confluiscono nel Barolo normale, quelle inferiori a Nebbiolo Langhe. Per ottenere i migliori risultati, da decenni la famiglia Mascarello si impone una serie di regole e di auto-limitazioni, quali la potatura secca invernale molto corta, l'eliminazione primaverile dei grappoli non perfetti, il diradamento estivo dell’uva in esubero, una produzione di uva non superiore a 60/65 quintali per ettaro, la raccolta manuale dell’uva, con cernita e drastica pulizia già in vigna. L’uva di ogni singolo vigneto viene vinificata separatamente, pratica che consente di ottenere vini con caratteristiche peculiari, differenti da vigna a vigna, e d’alto pregio. Sull’etichetta di ogni vino figura l’indicazione del vigneto e del Comune di provenienza. Le cure artigianali dedicate ai vigneti, alla vinificazione e all’affinamento in grandi botti di rovere di Slavonia rispecchiano e rispettano la tradizione ed il lavoro di quattro generazioni di vignaioli, e si pongono come elemento di continuità culturale con il passato. Gran parte della produzione viene attualmente esportata in tutto il mondo.
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Nasce da uve 100% Barbera provenienti dalla vigna Santo Stefano, in frazione Perno (Monforte d’Alba). Il vigneto (di 1,69 ettari), di proprietà della famiglia Mascarello dal 1989, è stato impiantato a Nebbiolo (15%), Barbera (60%, in parte piantato nel 1994) e Dolcetto (25%, nel 1994). È posto a 300 m sl.m. su un terreno argilloso-sabbioso e calcareo, di argille brune e sabbie grigie di origine marina, con esposizione ovest/sud-ovest. Raccolta manuale a metà Ottobre. Fermentazione tradizionale per 16-22 gg a cappello emerso e affinamento per 30 mesi ca. in botti di media capacità di rovere di Slavonia. Colore: rosso granato con riflessi aranciati. Naso: molto fruttato, elegante e intenso. Palato: ottimo corpo con nerbo e stoffa, pieno ed equilibrato. Ottime potenzialità di invecchiamento.