

Camerlengo racchiude in sé la vulcanica personalità del vignaiolo, l’arch. Antonio Cascarano. Nasce da uve 100% Aglianico, coltivate biologicamente a Rapolla, in contrada Piano di Croce. Le viti, dell'età media di 15-20 anni, sono allevate a Guyot a spalliera su un terreno argilloso e arenaceo, con presenza di depositi vulcanici evidenti e buona sostanza organica. Diraspatura e parziale pigiatura. Fermentazione in tini tronco-conici di castagno. Rimontaggi giornalieri e macerazione per 40 giorni. Affinamento in botti grandi di castagno e tonneaux di rovere per 24-30 mesi. Colore: rosso rubino intenso. Naso: complesso, con note di amarena e confettura di prugne, viola, tabacco, vaniglia, cacao e tocchi speziati. Palato: potente ed elegante; minerale, ampio, morbido e dal tannino vellutato.
Il nome Camerlengo si ispira al cardinale che, al tempo di Federico II, con il consenso e la gratitudine del papa, donò a Rapolla molta terra da coltivare. La cantina, suggestiva ed antica, trae origine dal tufo ed è sita nel parco delle cantine di Rapolla, piccolo comune nella parte interna della Basilicata, alle pendici del Vulture (400 m s.l.m.), vulcano sopito che ha arricchito il terreno circostante di preziosi elementi per la coltivazione della vite. Il paese è molto suggestivo e lungo la strada principale si possono notare le porte delle cantine incardinate nella roccia. L’anima della cantina Il Camerlengo è l’architetto Antonio Cascarano, istrionico e sapiente produttore che dal 2001 ha inteso far rivivere l’azienda del nonno Giovanni Falaguerra, noto produttore di vino ed olio fino agli anni '60. Con i suoi 4 ettari vitati, Antonio ha recuperato parte dei vecchi vigneti (la vigna vecchia, di 25 anni, su terreni vulcanici, e la vigna giovane, di 12 anni, su terreni argilloso-calcarei) da cui sono nate due tipologie di Aglianico del Vulture ("Camerlengo" e "Antelio"), il Bianco "Accamilla" (60% Malvasia, 20% Santa Sofia e 20% Cinguli) e il Rosé di Aglianico “Juiell” (ottenuto con pressatura soffice al torchio di uve Aglianico al 100%). In ogni vino, l’Aglianico esprime le proprie peculiarità naturalmente, seguendo i naturali ritmi della natura e le trasformazioni date dalla giusta attesa. La cantina è il regno di Antonio: una caverna scavata nella roccia, dove sono custodite le botti di castagno e le tonneaux di rovere. La produzione annuale è di circa 15.000 bottiglie.
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