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Questo vino prende vita da un antico vigneto presso contrada Sciaranuova, a 850 metri sul versante nord dell’Etna. Il nome del vigneto, Pirrera, deriva dalla presenza di rocce vulcaniche provenienti dalle estrazioni di una cava costruita presso una colata vulcanica del 1614. Le viti, dell'età media di 50 anni, sono coltivate ad alberello su un terreno vulcanico, misto a sassi, sabbia e ceneri da eruzioni vulcaniche. Raccolta la seconda di ottobre e diraspatura parziale. Fermentazione spontanea in botti di cemento e 15 giorni di macerazione sulle bucce senza controllo della temperatura. Affinamento per 12-15 mesi in vasche di cemento e barrique usate da 2,28 hl. Colore: rubino intenso. Naso: aromi di piccoli frutti rossi, note speziate e balsamiche. Palato: succoso, dai tannini setosi.
Nato nel 1982 a Tenerife, Eduardo cresce a contatto con la tradizione vinicola familiare. Seguendo la sua passione per la vigna, si iscrive ad Ingegneria Agricola e prosegue gli studi in Enologia. Pochi anni dopo, la curiosità di conoscere nuovi territori e di confrontarsi con altri produttori lo porta in Sicilia dove, attirato dal territorio vulcanico, nel 2012 lavora per Arianna Occhipinti e l'anno successivo come enologo presso la Cantina Passopisciaro. Nonostante le difficoltà incontrate sull'Etna, grazie anche all'appoggio di persone pienamente consapevoli del suo potenziale, nel 2014 Eduardo riesce a trovare dei piccoli appezzamenti di terra da affittare e gestire per conto proprio: la cura della ricerca delle vigne è stata quasi maniacale perché voleva la maggior varietà possibile sia di vitigni, sia di vigne vecchie, ad alberello. Oggi Eduardo lavora 4,7 ettari suddivisi in 9 vigneti: le vigne si trovano principalmente sul versante nord del vulcano, da cui poi il nome dei vini, principalmente tra i 350 e gli 800 metri. Eduardo nel tempo ha poi individuato contrade degne di un'espressione a se stante, come il Pirrera, vigna intorno agli 850 metri sul versante nord, il Quota N a 1000 metri sul versante nord occidentale, l'Arenaria a 700 metri sul versante nord e il Versante Est bianco a 800 metri. L'approccio è il meno interventista possibile per vini che sono veri specchi dell'impervio e meraviglioso territorio dell'Etna. L'attuale produzione è di 25.000 bottiglie.
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Questo vino prende vita da un antico vigneto presso contrada Sciaranuova, a 850 metri sul versante nord dell’Etna. Il nome del vigneto, Pirrera, deriva dalla presenza di rocce vulcaniche provenienti dalle estrazioni di una cava costruita presso una colata vulcanica del 1614. Le viti, dell'età media di 50 anni, sono coltivate ad alberello su un terreno vulcanico, misto a sassi, sabbia e ceneri da eruzioni vulcaniche. Raccolta la seconda di ottobre e diraspatura parziale. Fermentazione spontanea in botti di cemento e 15 giorni di macerazione sulle bucce senza controllo della temperatura. Affinamento per 12-15 mesi in vasche di cemento e barrique usate da 2,28 hl. Colore: rubino intenso. Naso: aromi di piccoli frutti rossi, note speziate e balsamiche. Palato: succoso, dai tannini setosi.