

Roero Rosso di Valfaccenda nasce da uve Nebbiolo in purezza provenienti da vigne di età diverse di Canale e di Santo Stefano Roero (Mompellini, Loreto e San Grato), coltivate su suoli tendenzialmente sabbiosi con percentuali di argilla, esposti a est, ovest e sud-ovest. Il vino è l’unione delle diverse fermentazioni e macerazioni in tino troncoconico, la cui durata è di 2 settimane ca., suscettibile di variazioni. Affinamento in botte grande e imbottigliamento nella luna calante dell’autunno successivo alla vendemmia. Ulteriore riposo in bottiglia per quasi un anno. Colore: rosso rubino intenso. Naso: aromi di frutta rossa e frutti di bosco, con note di violetta e di pepe. Palato: elegante, succoso, fresco, con tannini ben integrati.
Le vigne Valfaccenda, coltivate con passione da Carolina Roggero e da Luca Faccenda, si trovano ad una distanza minima dalla cascina, a Canale (in Valfaccenda), sulle colline che costeggiano le Rocche, con alcuni appezzamenti più vecchi in affitto dislocati in località Valmaggiore a Vezza, Madonna di Loreto a Canale e San Grato a Santo Stefano Roero. I suoli del Roero sono composti dalle cosiddette ‘sabbie astiane’, che anticamente formavano i fondali marini del golfo padano, miscelate con strati pedologici argillosi più datati e buone percentuali di limo. La viticoltura su queste colline ha una storia millenaria, giustificata dalle condizioni ottimali dei suoli, del clima e dell’adattamento dei vitigni. Da queste sabbie prendono vita vini salati, succosi e croccanti, identità del Roero Valfaccenda. L'agricoltura dell'azienda è fatta di osservazione ed è tesa a creare le migliori condizioni sanitarie e di espressione per le piante e per i frutti. In cantina si lavora con lo stesso approccio: un'enologia conservativa, i cui prodotti sono il risultato di vinificazioni che non tolgono, né aggiungono nulla alla naturale trasformazione delle uve. I vini prodotti sono Roero, Nebbiolo e Arneis, espressioni delle diverse vigne. Le sabbie ed i fossili degli antichi fondali marini caratterizzano fortemente il gusto dei vini e a volte confondono e spiazzano, per cui ci sono Nebbioli “più di naso” e Arneis “più di bocca”, in un ritmico alternarsi di profumi e di gusti.
Leggi di più
Leggi di meno